Dior Tears

Dior Tears

Guest Designed By Denim Tears

© cktrl

“Desidero raccontare un momento storico, quel bellissimo periodo in cui scrittori e musicisti neri arrivavano dall’America, anzi, scappavano dall’America per trovare un certo livello di accettazione in alcune città europee, dove potevano far rispettare non solo la propria arte, ma anche sé stessi.” 

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LOOKS

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© Alessandro Garofalo © Grand Egyptian Museum

Un futuro antico

Nel cuore dell’affascinante architettura del Grande Museo Egizio, le creazioni della capsule collection Dior Tears hanno fatto il loro debutto sotto forma di tableau vivant, circondate da antichi manufatti. Un meraviglioso viaggio tra passato, presente e futuro.

 

Il viaggio del jazz

La presentazione della capsule Dior Tears ha segnato un dialogo tra New York e Parigi, passando per New Orleans e il Cairo. A dirigere musicalmente questo straordinario momento è stato l’artista e compositore cktrl, esibitosi in una performance sfaccettata che ha unito epoche e culture diverse. Un vero incontro, nel significato più puro del termine.

© cktrl

Il denim, un nuovo desiderio

Le creazioni, frutto della collaborazione tra Kim Jones e Denim Tears, ruotano attorno al denim, combinato con speciali tessuti jacquard e classiche forme d’ispirazione anni ’50. La familiare semplicità delle lavorazioni americane incontra l’elaboratezza del finissimo artigianato francese: una commistione e una reciproca contaminazione di mode e tradizioni culturali che, attraverso la collezione, riflettono i movimenti e l’influenza dei grandi musicisti jazz afroamericani che venivano a esibirsi in Europa. Un incontro di eleganza e individualismo, casual e classico.

 

© Mohsen Othman

L’essenza della funzionalità

Gli accessori, frutto anch’essi della collaborazione tra Kim Jones e Denim Tears, riflettono la storia di questo scambio culturale in un crocevia di differenti discipline artistiche. Eleganti modelli in pelle color cognac, tra cui la caratteristica borsa per portare la tromba, uniscono un’impeccabile raffinatezza con il mondo dell’abbigliamento da lavoro, promettendo comodità e libertà.

 

© Mohsen Othman