Sfilata Haute Couture Primavera-Estate 2025
In diretta da Parigi il 27 gennaio alle 15:00 (GMT+1)
La collezione Dior haute couture primavera-estate 2025, disegnata da Maria Grazia Chiuri, si rivela l’occasione per riattivare alcuni topoi della memoria vestimentaria – soprattutto quella creativa e scenografica dei secoli passati –
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The Flowers We Grew
Per la sfilata Haute Couture Primavera-Estate 2025 di Dior, Maria Grazia Chiuri ha invitato l’artista indiana Rithika Merchant a realizzare un’installazione monumentale*, dal fascino infinitamente poetico. Composta da nove dipinti che Karishma Swali, gli atelier Chanakya e la Chanakya School of Craft hanno trasformato in giganteschi tessuti, questa composizione onirica dagli affascinanti colori dà vita a un coinvolgente paesaggio visivo che rende omaggio alla potenza dell’immaginazione e a un’idea meravigliosamente sfaccettata della femminilità.
*Presentata in occasione della sfilata di Dior nei giardini del Musée Rodin, l’opera potrà essere ammirata dal pubblico per cinque giorni dal 28 gennaio al 2 febbraio 2025.
La favola di Dior
Le creazioni presentate per la sfilata Haute Couture Primavera-Estate 2025 di Dior si collocano in un momento singolare, sospeso tra passato e futuro, sogno e realtà, da cui emerge una nuova visione sfaccettata della femminilità. Attraverso una rilettura inedita della memoria sartoriale, Maria Grazia Chiuri esplora una serie di domande e reinventa alcune delle collezioni che hanno plasmato l’identità della Maison. Ad esempio il modello Cigale, disegnato da Monsieur Dior per l’Autunno-Inverno 1952-1953, le cui originali curve si trasformano in una serie di crinoline rivisitate, sontuosamente ricamate per creare affascinanti giochi di trasparenze e sovrapposizioni.
...© Sarah Piantadosi
La poesia del punk
Le spettacolari creste alla moicana, tempestate di fiori e piume in rafia, aggiungono un ammaliante tocco punk a ogni look. Creazioni di finissima fattura che stuzzicano l’immaginazione e richiamano alla mente l’idea di un’eroina forte ma al contempo delicata. Il concetto di metamorfosi che soggiace a tutta la collezione si riflette anche nelle scarpe, che abbracciano la caviglia e l’intera gamba con cinturini o calze a rete. Una sorta di nascondino, trasparente e magnetico, che omaggia la magia del dettaglio in chiave sartoriale.
© Sarah Piantadosi
Dietro le quinte
© Elena Dottelonde